+60% PER LA RESA DELLE COLTURE GRAZIE AI PANNELLI SOLARI

fotovoltaicoLe soluzioni agrovoltaiche possono favorire la decarbonizzazione del nostro Paese? Stando alle ultime ricerche e implementazioni targate Enel Green Power, la risposta è affermativa. «Fra i modelli che oggi non necessiterebbero incentivi spicca quello della coltivazione interfilare arboricola», spiega l’ingegner Rolando Roberto. «Strutture alte fino a tre metri, che ospitano nella parte sotto-modulo colture che beneficiano di un maggior grado di ombreggiamento e permettono di avere un’alta resa energetica e agricola». Roberto aggiunge che queste tipologie di impianti costano circa 800mila euro per megawatt installato (considerando un tassello d’impianto di almeno 5 megawatt), soluzioni più complesse risulterebbero convenienti solo accedendo a un incentivo diretto, che giustificherebbe una spesa attesa fino al 50% in più.

Nicola Rossi, responsabile Innovazione di Enel Green Power, spiega il grande progetto dimostrativo “Sustainable Solar Park” in avanzato stato di sviluppo, i cui risultati vengono raccontati in anteprima al Sole 24 Ore del Lunedì. Svoltosi in Spagna (negli impianti di Totana, Valdecaballeros ,Augusto e Las Corchas) e in Grecia (nei siti di Pezouliotika e Kourtesi), si tratta di una sorta di test di fattibilità dell’agrivoltaico su scala industriale che ha coinvolto partner provenienti dal mondo della ricerca, dell’innovazione, dell’agricoltura e dell’industria a livello europeo.

L’aumento della resa
«Abbiamo condotto i test su porzioni di impianto da tre a sei ettari, sufficienti a livello dimostrativo, inserendo le colture fra le stringhe di pannelli, larghe abbastanza per lasciare spazio al transito dei mezzi agricoli; insieme ai nostri partner abbiamo sperimentato varie tipologie di coltivazioni, configurazioni e tecnologie fotovoltaiche, fisse o a inseguimento. Siamo arrivati a dimostrare un aumento fino al 60% della resa agricola e del peso medio dei frutti di alcune specie e un incremento in numero di frutti fino al 30%, rispetto alle aree di controllo senza impianti. Si è anche creato un microclima che ha ridotto i consumi di acqua fino al 15-20%». Beneficiano della maggiore resa colture come le erbe aromatiche – rosmarino, salvia e tè verde – orticole, come peperoni, melanzane e zucchine; fragole e succulente come l’aloe. Rossi spiega che i dati sono stati raccolti e integrati in un manuale che sarà il punto di partenza per progettare e costruire le applicazioni sul campo, tenendo conto delle specificità di ogni sito e dell’interesse dei partner agricoli a sviluppare determinate colture.