Il sistema pensionistico italiano è, seriamente, a rischio tenuta e lo dicono i numeri che il Presidente dell’Inps Tridico ha illustrato al Parlamento ed al Governo, nel corso della sua audizione. A preoccupare i vertici dell’Istituto che eroga i trattamenti pensionistici il calo del numero degli occupati per il prossimo trentennio.
A chiairire la prospettiva è stato il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che nel corso della riunione ha detto che il quadro al 2029 «non è positivo» con il rapporto tra lavoratori e pensionati che passerà dall’attuale 1,4 a 1,3 per poi arrivare nel 2050 a uno a uno. Qualsiasi scelta di anticipo rispetto all’età di vecchiaia dovrà tenere conto dell’andamento dell’aspettativa di vita (diminuita con il Covid ma probabilmente in ripresa) ed essere legata ai contributi versati. Ma si potrebbe anche scegliere la via dell’anticipo per le categorie più in difficoltà sulla scia delle norme sull’Ape sociale.