Chi aderisce alla Rottamazione quater per debiti ammessi allo Stralcio mille euro godrà comunque del condono a marzo, con ricalcolo del debito a giugno. Le cartelle esattoriali che rientrano nello Stralcio mille euro previsto dalla Legge di Bilancio saranno cancellate entro il 31 marzo 2023 anche se nel frattempo il debitore ha aderito, in relazione agli stessi debiti, alla Rottamazione quater. E’ una delle precisazioni fornite tramite le FAQ pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER), in concomitanza con l’apertura della procedura di adesione alla definizione agevolata, la cui scadenza, lo ricordiamo è fissata al 30 aprile 2023.
La tregua fiscale in Manovra prevede sia la Rottamazione per le cartelle di pagamento affidate all’agente della riscossione entro il 30 giugno 2022, sia uno stralcio per i debiti residui fino a mille euro delle cartelle 2000-2015. In entrambi i casi sono previsti specifici requisiti e regole. Ad esempio, non rientrano automaticamente i debiti verso le amministrazioni locali come le multe stradali: sono i Comuni a decidere se aderire o meno, deliberando la eventuale disapplicazione entro il 31 gennaio 2023. Ci sono poi cartelle esattoriali che invece rientrano potenzialmente a pieno titolo in entrambe le possibili sanatorie, dunque ci può essere una sovrapposizione: se sono emesse entro il 2015, e il debito residuo al 1° gennaio 2023 era inferiore a mille euro, allora rientrano sia nel condono fiscale (si cancella l’intero debito) sia nella definizione agevolata (si paga il dovuto ma senza sanzioni né interessi).
Il problema è che lo Stralcio mille euro sarà effettuato a fine marzo, quindi fino a quel momento il contribuente non ha certezza che il suo debiti rientrerà davvero nella misura (che è automatica e non richiede domanda). Nel frattempo, allora per “sicurezza” può anche scegliere di aderire alla Rottamazione quater (che invece richiede al contribuente di presentare domanda entro aprile).
L’Agente delle Entrate-Riscossione spiega nelle sue FAQ che è possibile presentare la domanda di adesione alla definizione agevolata entro aprile anche per i carichi che poi rientreranno nel condono di fine marzo, senza alcun rischio di dover pagare somme maggiori di quelle dovute.
In pratica, se il debito rientra nello stralcio verrà comunque effettuata la loro cancellazione il 31 marzo e saranno ricalcolati gli importi da saldare a titolo di “Rottamazione-quater”, riportati nella “Comunicazione” che l’AdER invierà entro il 30 giugno: quindi, in automatico si terrà conto dell’annullamento determinato dallo “Stralcio mille euro”.
Un caso tipico in cui può verificarsi questa sovrapposizione è per esempio quello dei contribuenti che stanno pagando le rate della Rottamazione ter. Se nel piano di pagamenti sono presenti cartelle esattoriali che al primo gennaio 2023 erano scese sotto i mille euro per effetto delle rate già saldate, allora queste vengono stralciate entro il 31 marzo. Questi contribuenti, quindi, possono non pagare la rata di febbraio e fare domanda di Rottamazione quater. In questo caso, la “Comunicazione” che Agenzia delle Entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno terrà già conto degli importi che verranno nel frattempo annullati per effetto dello “Stralcio”, rideterminando di conseguenza il dovuto.