Il Governo cerca di frenare la fuga dei medici dai Pronto Soccorso degli ospedali pubblici: proposto, ai sindacati, il rinnovo del contratto nazionale con una serie di incentivi economici per scongiurare lo svuotamento delle strutture di primo soccorso.
Si sblocca il nuovo contratto per 135mila medici e dirigenti sanitari con una dote complessiva di circa 650 milioni che dovrebbe tradursi in aumenti medi netti al mese tra i 130 e i 190 euro a seconda dell’anzianità e dell’incarico professionale e con circa 100 euro di indennità in più per i camici bianchi che lavorano nei pronto soccorso (ci sono 27 milioni a disposizione solo per questa voce stanziati dalla manovra del 2021). Queste le ipotesi sul tavolo della negoziazione che inizierà a febbraio, ma i sindacati dei medici non si dicono soddisfatti: «I soldi non bastano – dicono -, ma usiamo il contratto per migliorare le condizioni di lavoro».