
Canone RAI 2025, anche nel nuovo anno resta dovuto da chi possiede un televisore ed è ancora addebitato direttamente nella bolletta elettrica. Nessuna sospensione automatica si applica se non si invia la dichiarazione di esonero entro il 30 giugno 2025. Disattivare l’antenna TV, però, non esenta in alcun modo dal pagamento. L’equivoco nasce da una lettura errata della norma. Secondo quanto ribadito dal portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, Fisco Oggi, l’obbligo nasce semplicemente dal possesso di un dispositivo idoneo alla ricezione del segnale, anche se il segnale è assente o l’antenna disconnessa. Le regole sono chiare: contano la presenza tecnica e la potenzialità di ricezione. Un televisore è tale se può decodificare e visualizzare segnali radiotelevisivi, anche tramite decoder o sintonizzatori. Non rileva che il segnale venga effettivamente utilizzato. Restano esclusi tablet, smartphone e PC, a meno che non abbiano dispositivi integrati per ricevere la TV. Per non pagare serve presentare una dichiarazione di non detenzione all’Agenzia delle Entrate, confermando che nessun componente del nucleo familiare detiene un televisore. Se inviata tra il 1° febbraio e il 30 giugno 2025, vale da luglio a dicembre; se trasmessa tra 1° luglio 2025 e 31 gennaio 2026, vale per tutto il 2026. Dunque, disattivare l’antenna non basta: serve la dichiarazione. E anche se la TV viene usata solo per streaming o console, il canone si paga se tecnicamente può ricevere segnali. L’unica via legale per evitare l’addebito resta rispettare i termini e le modalità ufficiali previsti.
