Esiste un sistema semplice sul sito dell’INPS per capire come si calcola la pensione netta dallo stipendio. Si tratta di un servizio utile per tutti i lavoratori, sia per valutare le prospettive di reddito personale a fine carriera sia per considerare un’eventuale forma di previdenza integrativa, investendo magari in un fondo pensionistico.
Come calcolare la pensione netta
Conoscere la data della pensione in base ai contributi versati e alle opzioni in vigore è facilmente calcolabile, mentre conoscere l’importo netto della futura pensione anche rispetto all’ultimo stipendio (tasso di sostituzione), è ben più complesso, dovendo considerare variabili come l’inflazione e i coefficienti di rivalutazione e perequazione annua. Per avere una simulazione abbastanza attendibile di quello che sarà il proprio assegno previdenziale è possibile utilizzare il servizio online “La mia pensione futura” messo a disposizione dall’INPS basandosi sulla normativa in vigore e su tre elementi fondamentali: età, storia lavorativa e retribuzione/reddito.
Il servizio permette di simulare la propria futura pensione confrontando diversi scenari, consentendo di capire come incidono sull’assegno i diversi andamenti di retribuzione e date di pensionamento (anticipate o posticipate).
Quali informazioni offre il servizio INPS?
La mia pensione futura consente inoltre di:
- controllare i contributi che risultano versati in INPS e comunicare all’Istituto i periodi di contribuzione mancanti tramite la funzionalità di segnalazione contributiva;
- conoscere la data in cui si matura il diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata;
- calcolare l’importo stimato della pensione “a moneta costante”, cioè a prescindere dall’andamento dell’inflazione;
- ottenere una stima del rapporto fra la prima rata di pensione e l’ultimo stipendio (tasso di sostituzione);
- ipotizzare la sospensione del lavoro, inserendo la data in cui interrompere l’attività lavorativa;
- modificare la previsione del PIL futuro (+1,5% oppure +1% di incremento annuo nel medio-lungo termine) e il proprio andamento retributivo/reddituale annuale (da 0% – assestato a 5% – brillante);
- scegliere il fondo su cui basare la simulazione.
Come si calcola la pensione?
Per stimare la propria pensione futura, bisogna conoscere alcune informazioni fondamentali per il calcolo:
- il montante contributivo, ovvero il numero di contributi versati nell’intera vita lavorativa (eventualmente stimandolo in prospettiva);
- l’età della pensione (67 anni per la pensione di vecchiaia, 62/64 anni per Quota 102/103 o APE Sociale, 58-60 anni per Opzione Donna, e così via);
- i coefficienti di trasformazione applicati al montante individuale in base all’età in cui si va in pensione.
Quanto si prende di pensione rispetto allo stipendio?
Il rapporto fra prima pensione e ultimo stipendio prima della pensione si chiama tasso di sostituzione. Tale parametro si è ridotto negli ultimi decenni, con la riforma pensioni Dini e Fornero, penalizzando le nuove generazioni. In passato, con il sistema retributivo, la pensione poteva arrivare anche solo al 20% in meno dell’ultimo stipendio. Le pensioni calcolate con il sistema contributivo, si può arrivare al massimo al 70% dell’ultima retribuzione e solo accumulando molti più anni di contributi.
In media, nel contributivo puro, con 40 anni di contributi si prende il il 60% dell’ultimo stipendio mentre con 30 anni di contributi l’assegno sarà pari al 48% della busta paga (che dunque di fatto sarà dimezzata).
Quale pensione rispetto a uno stipendio di 2mila euro?
Chi oggi guadagna 2.000 euro al mese prenderà una pensione che può andare dai 1.600 euro ai 1.000 euro circa, a seconda dei vari parametri che entrano in gioco.
Per stimare quando sarà possibile andare in pensione, è possibile utilizzare il servizio di calcolo pensione gratuito messo a disposizione sul portale INPS si accede invece al simulatore dell’importo futuro della pensione rispetto allo stipendio.