Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, in vista della variazione che l’Autorità di regolazione per energia, reti ed ambiente (Arera), comunicherà con molta probabilità che se a dicembre 2022 c’è stato un aumento del 23%, grazie al crollo subito a gennaio del prezzo del gas, in bolletta dovremo trovare un taglio del 33%.
Su base annua, quindi, ogni famiglia dovrebbe risparmiare 712€ per consumi medi di 1400 metri cubi all’anno.
Mancano solo due giorni per avere l’intera media del mese di gennaio 2023 del prezzo spot del gas, ma si può già stabilire che si assesterà intorno ai 60€/MWh, contro i 117€/MWh usato dall’Autorità per le bollette nel mese di dicembre 2022. Questa variazione è determinata dalla componente materia prima, ma altre poste potrebbero variare in base alle esigenze dell’Autorità e originare un prezzo finale leggermente diverso.
Tabarelli ha poi aggiunto che nel primo trimestre 2023 le bollette della luce sono state ridotte del 20%; grazie a questa riduzione, il tasso di inflazione di febbraio passerà dall’11,3% di dicembre al 10% di gennaio 2023 fino a scendere ulteriormente nei mesi successivi.
Per quanto riguarda la luce, invece, grazie al crollo dei prezzi in borsa dell’elettricità, è ipotizzabile pensare un ulteriore riduzione del 20% a partire da fine marzo.
Pur essendo delle ottime notizie, però, bisogna ricordare che la crisi del gas non è finita e soprattutto se paragonate le bollette di gennaio 2023 a quelle di gennaio 2022 troveremo quelle di quest’anno, superiori di un buon 30%, mentre le bollette della luce sono ancora circa il doppio di quelle dell’anno scorso.