Esenzione IMU 2024: novità per separati e divorziati

La Corte di Cassazione ha recentemente confermato importanti agevolazioni fiscali per i separati e divorziati, chiarendo le regole sull’esenzione IMU per il coniuge non assegnatario della casa coniugale. Secondo le ultime disposizioni, il coniuge che non risiede più nell’immobile assegnato all’ex partner per viverci con i figli può essere esentato dal pagamento dell’IMU, anche se proprietario della casa. Questa norma riconosce che la perdita di residenza nell’abitazione principale non è volontaria, ma imposta da una pronuncia giudiziaria.

Un altro aspetto rilevante riguarda la doppia esenzione per i coniugi con residenze diverse per motivi lavorativi. La Corte Costituzionale, con una sentenza del 2022, ha stabilito che entrambi possono considerare come abitazione principale gli immobili in cui risiedono, eliminando la doppia tassazione. Questo è un beneficio particolarmente utile per coppie costrette a vivere separate a causa del lavoro.

Inoltre, il decreto legge del 2012 già prevedeva che il coniuge non assegnatario non fosse soggetto all’imposta, rafforzando la normativa attuale con un’applicazione pratica e più inclusiva. Queste disposizioni, oltre a chiarire le responsabilità fiscali, garantiscono una maggiore equità, tutelando chi si trova in situazioni di separazione o divorzio.

L’esenzione IMU rappresenta una misura importante per alleviare il peso fiscale su chi vive situazioni personali e lavorative complesse, offrendo una maggiore protezione economica.