Guida al Bonus Nonni 2023 Inps: Requisiti e Modalità di Richiesta

Molte persone ritengono che la presenza dei nonni rappresenti un autentico valore aggiunto per la crescita e lo sviluppo dei loro nipoti. Ma cosa accade quando questa preziosa risorsa non è a disposizione? Nel contesto dell’emergenza COVID-19, che ha colpito numerose famiglie, il governo ha istituito diverse misure di supporto. Una di queste è rappresentata dal Bonus Nonni 2023 Inps.

Nella società moderna, il ruolo dei nonni si è evoluto, assumendo un’importanza sia dal punto di vista affettivo che economico. Oltre a fornire un sostegno emotivo ai propri nipoti, spesso svolgono un ruolo cruciale nell’assistenza quotidiana. Per molte famiglie, l’assenza di questa preziosa assistenza può tradursi in significative difficoltà economiche, soprattutto durante i mesi estivi.

Una possibile soluzione potrebbe essere l’introduzione di ulteriori misure di sostegno alle famiglie durante la stagione estiva. Queste misure potrebbero includere agevolazioni fiscali per ridurre i costi associati a servizi di babysitting e partecipazione a centri estivi. In questo modo, si potrebbe alleviare il peso finanziario e consentire alle famiglie di affrontare meglio le sfide che si presentano durante questa stagione.

In conclusione, il legame tra i nonni e i nipoti è di inestimabile valore, e garantire forme di sostegno adeguato può contribuire a preservare questo legame e a sostenere le famiglie in momenti di difficoltà.

Bonus nonni 2023 Inps: cos’è e come funziona

Originariamente introdotto dal Decreto Rilancio, è un’estensione del bonus baby sitter, e consente alle famiglie di utilizzarlo per retribuire sia baby sitter professionali che parenti, come i nonni. Tuttavia, alcune regole sono da considerare: il parente che si prende cura dei bambini non deve vivere nella stessa casa e deve essere regolarmente assunto.

Le ricerche di Assindatcolf, Assoutenti e Cittadinanzattiva sottolineano il valore economico del sostegno dei nonni alle famiglie. L’affidamento dei bambini ai centri estivi può essere costoso, con tariffe mensili che variano da 600 a 800 euro per quattro ore al giorno, o addirittura 1.800 euro per la babysitter a tempo pieno. Le grandi città, come Roma e Milano, presentano costi ancora più elevati, con settimane nei centri estivi che possono variare da 100 a 370 euro. Anche altre opzioni come centri estivi comunali e oratori sono limitate e spesso disponibili solo per alcune famiglie. Un bonus per i centri estivi esiste, ma è prevalentemente rivolto ai dipendenti e pensionati della Pubblica Amministrazione.

Bonus nonni 2023 Inps: beneficiari e requisiti richiesti

Per avere diritto al bonus, bisogna soddisfare i seguenti requisiti:

  • Se dipendenti, lavorare nel settore privato o pubblico (specifiche categorie come medici e forze dell’ordine sono incluse).
  • Essere iscritti alla Gestione Separata Inps.
  • Se lavoratori autonomi, appartenere a una Cassa privata (ad esempio avvocati e medici).

Il/la babysitter deve:

  • Avere un contratto regolare e iscrizione all’Inps.
  • Non convivere con la famiglia del bambino.

Il bonus può essere richiesto per figli fino a 12 anni, ma non ci sono limiti di età nel caso di figli gravemente disabili, a condizione che frequentino istituzioni educative.

Il bonus non è disponibile per tutti a causa di condizioni di esclusione, come la presenza di beneficiari di sostegni al reddito in famiglia o la presenza di un genitore non lavoratore o disoccupato. Il massimo valore del Bonus nonni è di 1.200 euro per nucleo familiare. Le famiglie con più di un figlio possono presentare domanda per ciascuno, ma l’importo totale non supererà il limite stabilito.

Come ricevere l’agevolazione

Il Bonus Nonni non viene accreditato direttamente su conti correnti o libretti postali, ma invece è erogato tramite il Libretto Famiglia, un’applicazione dedicata sul sito Inps. Questo libretto genera buoni da utilizzare per i servizi di baby sitting. È importante rispettare i tempi: dopo aver ricevuto l’approvazione dall’Inps, c’è un periodo di 15 giorni per attivare il bonus attraverso il Libretto Famiglia. Successivamente, è possibile trasferire i fondi direttamente al baby sitter tramite l’applicazione.

Bonus nonni 2023 Inps: come inviare la domanda

Puoi presentare la richiesta del Bonus Nonni tramite diversi canali:

  • Sito web Inps: Accedi alla homepage e cerca l’opzione “Accedi al servizio”.
  • Centro Telefonico Inps: Chiama il numero 803 164 da un telefono fisso o lo 06 164 164 da un dispositivo mobile.
  • Patronati: Rivolgiti al patronato più vicino per assistenza.

Se desideri procedere online, segui questi passi:

  • Effettua il login sul sito Inps e autenticati tramite SPID o CNS.
  • Inoltra la richiesta: dopo l’autenticazione, cerca l’opzione per inviare una nuova domanda relativa al Bonus Nonni.

Puoi monitorare lo stato della tua domanda sul sito Inps una volta che è stata inviata.

Cosa succede dopo aver inoltrato la domanda?

Dopo aver inviato la domanda, l’Inps condurrà le necessarie verifiche e informerà tramite comunicazione ufficiale se la richiesta è stata accettata o rifiutata. In caso di accettazione, il bonus sarà attivato entro 15 giorni dalla comunicazione. L’attivazione avviene attraverso il Libretto Famiglia.

Il Libretto Famiglia sarà accreditato con buoni del valore di 10 euro ciascuno. Di questi, 8 euro costituiscono la retribuzione netta per il lavoratore, mentre 2 euro sono destinati ai contributi. Ad esempio, se vengono accreditati 500 euro, verranno generati 500 buoni, corrispondenti a 50 ore di lavoro retribuite.