Nel mercato immobiliare italiano, si sta consolidando una tendenza chiara: gli italiani preferiscono acquistare mini-appartamenti, ovvero monolocali e bilocali con una metratura inferiore ai 50 metri quadrati. Questo fenomeno è particolarmente evidente nelle grandi città come Milano, dove solo il 15% degli appartamenti venduti supera i 110 metri quadrati.
L’interesse verso i mini-appartamenti si è intensificato nonostante il calo generale delle transazioni immobiliari. Nel 2023, le vendite di immobili di grande metratura sono diminuite di quasi il 10%, con una contrazione ancora maggiore nelle regioni del Centro Italia e nelle principali città come Roma, Genova e Firenze. Al contrario, le vendite di monolocali e bilocali sono calate solo del 5%, dimostrando una maggiore resistenza del mercato per queste tipologie di abitazioni.
Milano si conferma come la città con la maggiore richiesta di mini-appartamenti, con il 15% degli immobili venduti che rientra in questa categoria. Anche a Roma e Torino si osserva una riduzione della metratura media degli appartamenti acquistati, segno di un cambiamento nelle esigenze abitative della popolazione.
Diversi fattori contribuiscono a spiegare questa preferenza. Da un lato, il mercato immobiliare nelle grandi città è più dinamico e i prezzi degli immobili sono generalmente più elevati, spingendo gli acquirenti a optare per soluzioni abitative più piccole e accessibili. Dall’altro, cambiamenti demografici e sociali, come l’aumento delle persone single e dei trasferimenti temporanei per motivi di lavoro o studio, rendono i mini-appartamenti una scelta più pratica ed economica.
Inoltre, le normative recenti hanno abbassato il limite minimo della superficie abitabile, facilitando la vendita di mini-immobili. Questo ha reso i mini-appartamenti ancora più appetibili per chi cerca una soluzione abitativa in città, senza dover sostenere costi troppo elevati.
I proprietari di grandi appartamenti, invece, si trovano in una situazione più complicata, poiché questi immobili richiedono una manutenzione più onerosa e sono soggetti a un’IMU più alta. Per questo motivo, il mercato vede un crescente interesse per le unità abitative più piccole, che risultano più facili da gestire e vendere.
In sintesi, la preferenza degli italiani per i mini-appartamenti riflette una risposta alle esigenze di un mercato in evoluzione, caratterizzato da una maggiore mobilità e da cambiamenti demografici significativi. Questo trend sembra destinato a consolidarsi nei prossimi anni, specialmente nelle grandi città dove il costo della vita continua a salire.