L’Autorità Garante della privacy irlandese ha deciso di infliggere a Meta una multa di 1,2 miliardi di euro per violazione della legge europea sulla privacy.
La multa è stata combinata sulla base della decisione presa il 13 aprile scorso dall’Edpb e sull’indagine condotta sull’attività di Faxebook da parte dell’Authority irlandese.
La multa (la più elevata di tutti i tempi) è stata imposta poichè Meta ha trasferito dei dati personali agli Stati Uniti in violazione delle disposizioni Ue.
Andrea Jelinek, presidentessa dell’Edpb, ha affermato che la violazione fatta da Meta è gravissima poiché riguarda trasferimenti di dati personali “sistematici, continuati e ripetitivi”. Avendo milioni e milioni di utenti in Europa, il trasferimento di dati è stato enorme ed è per questo motivo che la multa inflitta a Meta è stata così grossa proprio per dare un segnale forte nei confronti degli autori dell’infrazione per indicare loro che gravi violazioni comportano conseguenze di grande portata.
Dopo la multa ricevuta, Nick Clegg (president Global Affairs) e Jennifer Newstead (chief Legal Officer di Meta) hanno così scritto in un post ufficiale: “Faremo appello contro la sentenza e contro la multa ingiustificata e chiederemo una sospensione delle richieste attraverso i tribunali. Non vi e’ alcuna interruzione immediata di Facebook in Europa, la decisione include periodi di implementazione che dureranno fino alla fine di quest’anno”.