PIRATERIA ONLINE, I SITI POTRANNO ESSERE OSCURATI IN 30 MINUTI

Per accelerare l’approvazione del disegno di legge per contrastare la pirateria online, sono stati evitati emendamenti durante il secondo passaggio al Senato. Gli emendamenti proposti dal senatore di Forza Italia, Claudio Lotito, sarebbero stati presentati successivamente sotto forma di ordini del giorno, dopo un accordo politico.

Il Ddl Pirateria è stato approvato all’unanimità dall’Aula del Senato con 140 voti favorevoli e nessun voto contrario, nella stessa versione approvata dalla Camera il 22 marzo scorso.

Il prossimo passo formale è la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale, che darà l’ultima approvazione a una legge mirata a contrastare la pirateria e lo streaming illegale in modo deciso e tempestivo. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) avrà il potere di imporre la chiusura di siti illegali entro 30 minuti dalla denuncia di violazione. Questi poteri speciali sono necessari per intervenire in modo rapido, in particolare nel caso dello sport in diretta, che rappresenta un settore particolarmente vulnerabile.

Secondo i recenti dati della Fapav, i film sono i contenuti più piratati, ma lo sport in diretta registra un aumento costante. Negli ultimi cinque anni, gli atti di pirateria legati agli eventi sportivi sono aumentati del 26%. Nel complesso, il 2022 ha registrato 30 milioni di atti di pirateria in più rispetto al 2021, con un totale di 345 milioni di visioni illegali (+9%).

Dopo la segnalazione delle parti danneggiate, Agcom potrà intervenire ordinando ai fornitori di servizi, compresi i provider di accesso a Internet, di disabilitare l’accesso ai contenuti distribuiti illegalmente mediante il blocco dei nomi di dominio e il blocco del traffico di rete verso gli indirizzi IP coinvolti. Agcom richiederà l’intervento immediato delle società di telecomunicazioni, entro un massimo di 30 minuti.

Il Ddl prevede anche un aumento delle sanzioni, con pene detentive fino a 3 anni per coloro che trasmettono illegalmente contenuti e multe fino a 5.000 euro per chi ne usufruisce. Oltre all’azione repressiva, sono previste campagne di comunicazione e sensibilizzazione.

Ci sono due ulteriori passaggi per completare il quadro normativo. Entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge, l’Autorità, in collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, convocherà un tavolo tecnico per definire i requisiti tecnici e operativi degli strumenti necessari per disabilitare i nomi di dominio o gli indirizzi IP attraverso una piattaforma tecnologica unificata con funzionamento automatizzato. Questa piattaforma dovrà essere pronta entro sei mesi. La legge prevede finanziamenti fino al 2032 per l’Agcom, che sarà coinvolta in questa nuova attività con l’aggiunta di altre 10 persone.