La legge delega per la riforma del fisco si può riassumere in pochi punti:
- tre scaglioni Irpef con aliquote più basse;
- due scaglioni di Ires (imposta sui redditi delle società);
- flat tax per tutti;
- razionalizzazione dell’Iva.
In più dietro l’angolo potrebbe esserci anche una revisione radicale del sistema fiscale per gli enti locali e una razionalizzazione delle varie imposte.
I vari mini e micro tributi, potrebbero essere sostituiti da un tributo unico con una eventuale misura fissa. Sì anche all’autoliquidazione anche per l’imposta di successione e per l’imposta di registro il tutto unito allo sviluppo di servizi telematici per facilitare comunicazioni e pagamenti.
Un altro tassello importante è rappresentato dalle facilitazioni per le varie forme di pagamento che potrebbero sfruttare anche rateizzazioni fino a 10 anni e un altro elemento ancora più importante potrebbe essere, in una nazione come l’Italia dove la casa e gli investimenti su di essa sono sempre in prima linea, il regime della cedolare secca che potrebbe essere esteso anche agli immobili non abitativi.
Un’ultima nota importante riguarda l’ipotetico azzeramento dell’iva su alimenti e beni di prima necessità che porterebbero alle famiglie un risparmio di circa 300€ all’anno e su questa cosa, Maurizio Leo (viceministro dell’economia) ha così commentato: “Ovviamente perché una simile misura produca reali benefici ai consumatori, è necessario che i commercianti traslino in modo totale il taglio dell’Iva sui prezzi al dettaglio, prevedendo pesanti sanzioni verso gli esercenti scorretti”.