Le principali novità della riforma fiscale del governo Meloni in arrivo probabilmente entro domani sul tavolo del consiglio dei ministri sono molteplici, ecco le principali novità:
- revisione delle agevolazioni fiscali;
- graduale eliminazione dell’Irap;
- Ires a 2 aliquote;
- passaggio da 4 a 3 scaglioni Irpef;
- riduzione del contenzioso tra amministrazione e contribuenti e attrazione dei capitali esteri;
- riordino dell’Iva.
Dopo il passaggio in consiglio dei ministri si punterà ad un’approvazione veloce in Parlamento, magari già entro maggio, così che poi il Governo potrà chiedere 24 mesi per i decreti attuativi che daranno corpo alle nuove norme.
L’obiettivo finale è avere una flat tax per tutti, anche per i lavoratori dipendenti. Prima di fare ciò, però l’Irpef dovrà passare da 4 a 3 scaglioni, due sono le ipotesi:
- 23% – 27% – 43%
- 23% – 33% – 43%
Una delle misure già promossa a pieni voti dalle imprese è il graduale superamento dell’Irap (a partire della piccole società), condiviso da tutti. Commercianti e consumatori invece saranno intenti a guardare soprattutto la riorganizzazione delle aliquote Iva e qui Maurizio Leo (viceministro dell’Economica) ha parlato anche di una possibile aliquota zero per pane pasta e latte come ai tempi del Covid.
Per ciò che concerne gli immobili l’idea è quella di eliminare l’imposta di bollo, quella ipotecaria e la catastale, ma anche i tributi speciali catastali e le tasse ipotecarie che dovrebbero essere sostituite da un tributo unico in misura fissa. Ovviamente ci sarà grande spazio ai mezzi elettrici di pagamento per favorire e snellire le modalità di pagamento dei tributi.
Inoltre sarà prevista una riduzione degli adempimenti e una razionalizzazione degli obblighi dichiarativi, con una spinta alle precompilate. Per favorire l’adempimento spontaneo ci sarà l’istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento delle cooperative compliance.
Le sanzioni saranno riviste in caso di omessi versamenti non reiterati e rese più proporzionali rispetto alle condotte contestate e ci sarà ulteriormente una semplificazione per le rateizzazioni a 120 rate.
Per la riscossione l’obiettivo è un graduale superamento del ruolo e un accesso semplificato a forme di rateizzazione a 120 rate. Le sanzioni saranno riviste in caso di omessi versamenti non reiterati e rese più proporzionali rispetto alle condotte contestate.