Il pigiama è uno degli indumenti più amati e comodi da indossare e così, in partenza per scherzo e poi ogni anno, il 16 aprile ricade la giornata del “pigiama day” nato negli Stati Uniti e poi sbarcato in tutto il resto del globo.
Con la pandemia, invece, ha sempre più avuto spazio lo smart working e quindi il pigiama durante una call o mentre si lavora all’ultimo bilancio è diventato un outfit sempre più presente tra i lavoratori.
Comodità, meno stress, il lavoro da casa ha rivoluzionato le vite dei lavoratori, portando benefici e vantaggi alle persone, ma anche all’ambiente.
Uno studio elaborato da Up2You Insight conferma che lo smart working è più sostenibile del lavoro in ufficio.
Lavorare da casa fa risparmiare ben il 48% di emissioni dannose al clima rispetto a quelle che si produrrebbero andando a lavorare in ufficio, e le uscite per andare al lavoro fossero pari alla metà dei giorni lavorativi in ogni settimana, riuscirebbero a garantire meno CO2 per il 24%. Quindi meno CO2, uguale a meno inquinamento, aria più pulita e benefici maggiori per l’ambiente e per la nostra salute.
I pendolari che vanno in ufficio ogni giorno sono tantissimi, e mediamente occupano il 64% delle emissioni di CO2 di una giornata standard. Va considerato che i consumi legati a illuminazione e riscaldamento sono superiori nel caso di lavoro 100% da remoto, dato che in un ufficio vengono ottimizzati gli spazi per numero di persone. Anche se lavorare da casa, fa aumentare i consumi, sicuramente però produce meno impatto ambientale rispetto a consumi più ridotti ma maggiori emissioni di CO2 causate dagli spostamenti da casa verso la sede lavorativa.
Alessandro Broglia di Up2You afferma: “Se da un lato è ormai comprovato come il lavoro da remoto sia in grado di migliorare flessibilità, produttività e aumentare il benessere di chi lavora, con questo studio siamo stati in grado di dimostrare come i benefici siano anche ambientali, dato che la carbon footprint di aziende e lavoratori verrebbe ridotta notevolmente. Lo smart working può quindi essere una soluzione vincente, che possiamo già mettere a sistema per contrastare il cambiamento climatico e garantire un presente migliore per il nostro Pianeta”.