Bonus mamme 2025: novità e quando verrà pagato

Il Bonus mamme 2025, confermato con la nuova Legge di Bilancio, introduce alcune modifiche che mirano a garantire un sostegno economico più ampio ma anche con requisiti più specifici. Questa misura, pensata per sostenere le lavoratrici madri, è ora aperta a una platea più vasta di beneficiarie, includendo lavoratrici autonome iscritte alla gestione separata, ma con alcune esclusioni significative.

Le prime erogazioni del bonus sono programmate per marzo 2025, includendo anche gli arretrati relativi ai mesi di gennaio e febbraio. Una novità interessante riguarda le madri che avranno un secondo figlio nel 2025: queste potranno beneficiare di un esonero contributivo a partire dal mese successivo alla nascita.

Il bonus non sarà erogato automaticamente, come avvenuto nel 2024. Le lavoratrici interessate dovranno inviare una specifica richiesta, utilizzando il portale INPS o rivolgendosi al proprio datore di lavoro. È necessario attendere la pubblicazione del decreto attuativo, atteso entro gennaio 2025, che definirà i dettagli operativi per la richiesta e l’erogazione.

Tra le principali modifiche introdotte vi è il limite reddituale di 40.000 euro annui, un aspetto che potrebbe limitare l’accesso alla misura per alcune lavoratrici. Inoltre, l’esonero contributivo sarà riconosciuto alle madri con almeno due figli fino al compimento dei 10 anni del più piccolo. Dal 2027, la durata sarà estesa alle madri di tre o più figli fino ai 18 anni del figlio più giovane.

Nonostante l’ampliamento della platea, restano escluse alcune categorie, come le lavoratrici autonome che aderiscono al regime forfettario e le lavoratrici domestiche, creando un dibattito sulla reale equità del provvedimento.

Il Bonus mamme 2025, sebbene rappresenti un’opportunità importante, mostra ancora alcuni limiti nella sua applicazione. La combinazione di nuovi requisiti e paletti potrebbe penalizzare alcune famiglie, vanificando parzialmente l’ampliamento della misura. Per ottenere il massimo beneficio, è fondamentale seguire le indicazioni fornite dall’INPS e rispettare le scadenze per l’invio della domanda.