Il bonus Renzi, ora chiamato trattamento integrativo, è un sostegno economico destinato ai lavoratori con redditi bassi o medio-bassi. Tuttavia, non tutti i lavoratori sono obbligati a riceverlo in busta paga. Esiste infatti la possibilità di rinunciare al bonus mensile, optando per il suo riconoscimento come conguaglio fiscale durante la dichiarazione dei redditi. Questa scelta può risultare vantaggiosa per chi prevede di non rispettare i limiti di reddito stabiliti o per evitare di dover restituire l’importo percepito.
Per il 2025, il bonus spetta a coloro che hanno un reddito complessivo annuo lordo inferiore a 15.000 euro. Per i redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro, il diritto al bonus è condizionato al superamento dell’imposta lorda grazie alle detrazioni fiscali. Chi supera i 28.000 euro o guadagna meno di 8.174 euro non rientra tra i beneficiari e potrebbe essere costretto a restituire le somme percepite.
La rinuncia può essere effettuata consegnando un apposito modulo al datore di lavoro, disponibile in formato editabile. È una scelta strategica per chi vuole evitare di trovarsi in debito con il Fisco. Nel caso in cui il reddito finale rispetti comunque i requisiti, l’importo sarà comunque riconosciuto come conguaglio nella liquidazione del modello 730.
Questa possibilità di gestione offre maggiore flessibilità ai lavoratori, consentendo di valutare l’eventuale convenienza del bonus in base alle proprie proiezioni di reddito.