A partire dal 1° gennaio 2025, entra in vigore una misura sperimentale che introduce un doppio assegno per gli anziani non autosufficienti. Questa nuova prestazione universale, che sarà valida fino al 2026, mira a migliorare la qualità della vita delle persone che necessitano di assistenza continua. L’obiettivo è offrire un sostegno economico significativo, garantendo sia l’indennità di accompagnamento tradizionale sia un ulteriore assegno di assistenza.
Gli anziani che rispondono ai requisiti, tra cui un’età pari o superiore a 80 anni, il riconoscimento di non autosufficienza da parte della commissione medica INPS, un ISEE inferiore a 6.000 euro e la titolarità dell’indennità di accompagnamento, potranno beneficiare di un importo totale di 1.381,76 euro al mese. L’indennità di accompagnamento prevede 531,76 euro mensili, a cui si aggiungono 850 euro come contributo per le spese di assistenza domiciliare, quali servizi di badanti o imprese specializzate.
La misura richiede il rispetto di determinate condizioni per mantenere il beneficio, tra cui l’utilizzo dell’assegno per le finalità previste dalla normativa e il mantenimento dei limiti ISEE. La decadenza dal diritto può verificarsi in caso di perdita dell’indennità di accompagnamento, superamento della soglia di reddito o utilizzo improprio delle somme erogate.
La domanda per accedere al doppio assegno può essere presentata online sul sito dell’INPS o tramite un patronato. È importante tenere presente che la prestazione sarà erogata in due pagamenti distinti e non sarà soggetta a tassazione.
Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso il miglioramento del supporto agli anziani più fragili, integrando l’assistenza economica con servizi mirati per garantire una vita dignitosa.