Carlo Rienzi presidente del Codacons ha rivolto in questi giorni un appello al governo Meloni: “Riteniamo che gli oneri di sistema debbano essere del tutto aboliti, poiché una larga parte di essi serve a finanziare spese che nulla hanno a che vedere con i consumi energetici degli utenti. All’interno della voce oneri di sistema in bolletta troviamo infatti balzelli per coprire lo sviluppo tecnologico e industriale, la messa in sicurezza del nucleare, compensazioni territoriali, sostegno alla ricerca di sistema e, addirittura, regimi tariffari speciali per il servizio ferroviario universale e merci”.
“Il Governo non solo deve a tutti i costi prorogare l’azzeramento degli oneri di sistema che scadrà il prossimo 31 marzo, ma deve operare per arrivare ad una definitiva eliminazione di tale assurda tassazione che pesa per 12,4 miliardi di euro all’anno sulla spesa energetica degli italiani”.
Secondo il Codacons, tutte queste voci incidono fino al 22% sulle bollette della luce degli italiani e fino al 5% su quella del gas.
Basti pensare che nel 2020, 12,4 miliardi di euro sono stati gli oneri di sistema a carico delle famiglie italiane e la componente Asos (la componente ASOS identifica gli oneri di sistema a copertura dei costi per il sostegno delle energie rinnovabili e della cogenerazione CIP 6/92) ha inciso per 10,12 miliardi, di cui 8,7 miliardi di sostegno alle rinnovabili e 1,6 dai contributi per le aziende energivore.
La quota restante per oltre 2,2 miliardi è stata assorbita dalla componente Arim.