NUOVA LEGGE SABATINI E BONUS FORMAZIONE 4.0

formazioneLa “Nuova Sabatini” 2022-2023 è l’agevolazione prevista e sostenuta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. La misura prevede l’acquisto o il leasing di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, oltre a software e tecnologie digitali.

Il rifinanziamento della misura è atteso entro la primavera, mentre ulteriori incentivi pubblici saranno indirizzati anche verso il Bonus Formazione 4.0, che sostiene il mondo delle imprese impegnate in un processo di trasformazione digitale. Ad annunciare le nuove risorse in arrivo per il settore produttivo è stato il Sottosegretario alle imprese e al Made in Italy Massimo Bitonci, nel corso del 6° Forum Nazionale dei Commercialisti ed Esperti contabili. Poiché le prospettive rispetto al DEF sono migliorative, verso aprile-maggio arriverà un decreto che rifinanzierà Sabatini, l’aiuto alla formazione 4.0 e misure per la crescita.
L’obiettivo dei nuovi finanziamenti è quello di agevolare l’ammodernamento di prodotti e processi e l’aggiornamento e il consolidamento delle competenze tech indispensabili per mettere in atto il paradigma 4.0. Non dovranno più nascere contenziosi con le Entrate: questi incentivi dovranno essere semplici e non dare adito a interpretazioni del Fisco.

QUALI SONO LE NOVITÀ DELLA NUOVA SABATINI?
La Nuova Sabatini 2022-2023 in termini di finanziamenti ammessi prevede due nuove misure.

Nuova Sabatini green: con un contributo ministeriale pari al 3,575% a favore delle PMI che investono in macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo, a basso impatto ambientale. Tali macchinari vanno usati nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Vale per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023;
Nuova Sabatini Sud: tale linea di intervento prevede un maxi contributo del 5,5% per gli investimenti realizzati dalle micro e piccole imprese nelle regioni del Mezzogiorno. le Regioni sono dunque, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il Ministero non ha ancora fornito le istruzioni specifiche per questa linea della misura.

Le nuove misure si affiancano ai contributi per gli investimenti in tecnologie 4.0 e per gli investimenti “ordinari”.