È ora in vigore la disposizione che permette la regolarizzazione della mancata certificazione dei corrispettivi da parte dei contribuenti con partita IVA. Secondo il Decreto Legge 131/2023 (articolo 4), coloro che hanno commesso violazioni tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2023 possono sanare la situazione con sanzioni ridotte grazie al ravvedimento operoso, anche se le violazioni sono già state rilevate con un verbale. L’Agenzia delle Entrate ha reso questa possibilità nota.
In dettaglio, il Decreto Legge 131, in vigore dal 30 settembre, ha introdotto la possibilità di regolarizzare le mancate certificazioni di corrispettivi attraverso il ravvedimento operoso, con sanzioni ridotte, anche se tali violazioni sono state già riscontrate dall’Amministrazione finanziaria.
Ad esempio, questa norma si applica ai commercianti che hanno ricevuto pagamenti ma non hanno emesso gli “scontrini”.
La disposizione si applica alle violazioni già rilevate fino al 31 ottobre 2023, a condizione che il ravvedimento sia effettuato entro il 15 dicembre 2023. Tuttavia, le violazioni per cui sono state già inflitte sanzioni dall’Agenzia delle Entrate al momento del ravvedimento sono escluse.
Inoltre, le violazioni regolarizzate in questo modo non influenzeranno la possibile applicazione della sanzione accessoria di sospensione dell’attività.