Vivere in coppia non è sempre una scelta basata sull’amore, ma spesso può essere anche una decisione dettata dalla convenienza. Secondo i dati di Moneyfarm, una società di consulenza finanziaria indipendente, basandosi su dati Istat, i single, che rappresentano il 14% della popolazione (8.364.000 persone, includendo single, separati e vedovi), spendono oltre 570 euro in più al mese rispetto a coloro che vivono in coppia e dividono le spese.
Analizziamo la situazione più nel dettaglio. Ci sono più single al Nord che al Sud (35,2% contro il 29,9%), e sono distribuiti equamente tra le persone sotto i 65 anni (51%). La maggior parte di coloro che vivono da soli sono effettivamente single, ovvero persone che non si sono mai sposate (40%). Questa categoria riguarda principalmente uomini sotto i 45 anni (11% contro il 6% delle donne). D’altra parte, la maggioranza dei vedovi sono donne, quindi la maggior parte delle “persone sole” sono vedove (37%) e per lo più over 65 (27% contro il 7% di vedovi). Il restante 23% delle persone sole sono i separati che non si sono risposati.
Indipendentemente dalla ragione o dallo status, una cosa è certa: secondo l’analisi di Moneyfarm, le spese sostenute dai single ammontano in media a circa 1.796 euro al mese, rispetto ai 2.451 euro di chi vive in coppia, ma con la possibilità di dividere le spese. Di conseguenza, chi vive in coppia paga in media 1.225 euro al mese a testa, ovvero il 47% in meno rispetto ai single. La voce di spesa più significativa per i single riguarda l’abitazione e le utenze, che risultano essere il 71% in più rispetto a chi vive in coppia. Anche le spese alimentari non sono risparmiate, dato che le porzioni per single solitamente costano di più rispetto ai prodotti venduti in quantità maggiori. Numeri alla mano, si parla di 304 euro al mese per i single, contro i 236 euro a testa per chi vive in coppia, con un aumento di costo di 68 euro (+29%).