Nel 2022, l’indebitamento delle famiglie italiane è notevolmente aumentato, raggiungendo una media di 22.710 euro per nucleo familiare e un totale di debito nazionale di 595,1 miliardi di euro; un incremento del 3,5% rispetto all’anno precedente. Questo ha suscitato preoccupazioni riguardo all’usura, poiché il debito crescente potrebbe spingere alcune persone a rivolgersi agli usurai per prestiti ad alti tassi. Diverse cause contribuiscono a questo aumento, tra cui l’inflazione, i mutui costosi, l’aumento delle bollette e le spese post-lockdown a causa della pandemia.
Le province del Nord Italia, con redditi generalmente più elevati, hanno sperimentato un maggior indebitamento, spesso legato a investimenti immobiliari. L’analisi geografica dell’indebitamento mostra che Milano è al primo posto con un debito medio per famiglia di 35.342 euro, seguita da Monza-Brianza, Bolzano, Roma e provincia, e Como. Inoltre, alcune città toscane e lombarde sono presenti nella lista delle più indebitate.
Nelle province meno indebitate, molte si trovano nel Sud Italia, con Agrigento, Vibo Valentia ed Enna tra le città con il minor indebitamento. Tuttavia, le famiglie economicamente vulnerabili nel Mezzogiorno risentono di più dell’indebitamento, poiché le crisi economiche successive al 2008 hanno ampliato le disuguaglianze sociali in Italia. Nonostante ciò, è necessario agire per prevenire l’usura, poiché il Fondo per la prevenzione dell’usura in Italia è poco conosciuto e ha risorse limitate.