L’ESTATE SI FA SEMPRE PIU’ COSTOSA: I PREZZI DEI GENERI ALIMENTARI CONTINUANO AD AUMENTARE

Nell’arco di un anno, i prezzi di alcune comuni derrate alimentari hanno subito significativi aumenti, come il 32% in più per il riso, quasi il 13% per i pomodori e oltre il 23,5% per altre verdure come carote, asparagi e cipolle. I prezzi delle patate hanno raggiunto un aumento del 27%. Questi dati, resi noti dal Codacons, evidenziano anche un’altra tendenza: per comporre un’insalata estiva, date le varie incrementi sui prezzi delle verdure fresche, si può arrivare a un aumento del 17,8%, con punte del 22% per i cavoli.

Anche chi desidera prepararsi una macedonia di frutta non è immune da rincari, con un aumento medio dell’8,3% (16% per le arance). L’impresa potrebbe diventare proibitiva se si aggiungono frutti di bosco o frutti a bacca, poiché in questo caso l’aumento raggiunge il 15,2%. Anche l’opzione del succo di frutta non offre scampo, con un aumento del 15,8% sui succhi.

Neppure sul fronte dei gelati si trovano alternative, con un aumento del 18,9% su base annua, del 13,2% per le birre e del 19,5% per le bevande gassate. Anche chi preferisce l’acqua minerale dovrà affrontare un aumento dei prezzi del 11,9%.

Questi rincari alimentari stanno mettendo a dura prova il bilancio delle famiglie e influenzando le scelte di acquisto dei consumatori. La situazione è preoccupante e richiede un’attenta considerazione da parte delle autorità competenti per mitigare l’impatto di queste aumenti sui cittadini e favorire un accesso equo e sostenibile agli alimenti di base.